Se Vedo ..Arisa! : Viaggio di un'istrionica in cerca di musica.
Perdonate la lunghissima assenza, ma sono tornata a casa recentemente e mi sono goduta la mia bella famigliola. Torniamo a noi: stasera voglio cambiare genere e parlarvi di un artista che ho imparato ad apprezzare con il tempo, Arisa.
All'anagrafe Rosalba Pippa, nata a Genova ma cresciuta a Pignola in provincia di Potenza. Sin dagli esordi nasconde una voce d'angelo, cristallina e impeccabile dietro un'aspetto goffo e un pò imbranato. Secondo la mia personalissima opinione il suo successo è dovuto anche alla sua "normalità ", insomma siamo tutti un pò "Arisa" , non avremo certo una voce d'angelo ma di certo tutti quanti hanno un dono speciale dentro di sè pur essendo timidi, goffi o un pò bruttini. Carismatica, accattivante, cangiante e schietta Arisa riesce ad assumere vari ruoli oltre quello di cantante (tra cui quello di doppiatrice, attrice, personaggio televisivo e scrittrice) e a farli suoi ognuno in un modo diverso. Come dicevo prima, il suo successo è dovuto al suo essere così sopra le nuvole, nel suo mondo; è dovuto all'essersi costruita una bolla di sapone attorno a lei dove esistono solo cose belle, frutto della sana e presente famiglia con i bei valori di una volta. Difatti, il suo nome d'arte è l'acronimo di tutti i componenti della sua famiglia.
Talento precoce, a 4 anni partecipa al concorso canoro indetto da Gianni Morandi "Fatti mandare dalla mamma" e dopo quest'esperienza, comincia a prendere ispirazioni e ad imparare a modulare la voce da idoli come Mariah Carey o Céline Dion. Nel 2007 vince una borsa di studio come interprete presso il Centro Europeo Toscolano (CET) di Mogol. In seguito a questa importante istruzione da parte di un maestro come Mogol, ottiene una conoscenza della sua voce tale da spingerla a partecipare, nel 2008, al concorso 'Sanremolab' che vince (insieme a Simona Molinari) e che quindi le permette di entrare a far parte delle 'Nuove Proposte' del 59° Festival della Canzone Italiana. Vince quest'ultimo con il brano presentato 'Sincerità ' scritto da Giuseppe Anastasi (con cui ha avuto una relazione amorosa durata un anno ma anche una relazione lavorativa che dura ancora oggi). 'Sincerità ' si presenta come un'innocente, timida e solare cartolina di un amore semplice, in cui con la 'Sincerità ' si risolve qualsiasi cosa (... poveri ingenui!) . La canzone è molto orecchiabile, difatti di lì in avanti resterà nei cuori di tutti; resterà nel cuore di tutti anche quella 'piccola' Rosalba un pò timidona, con questi grandi occhialoni neri a tappo di bottiglia, che da brava bambina ondeggia canticchiando la sua canzoncina. Proprio a Sanremo ha l'onore di eseguire il pezzo presentato accompagnata da un mostro sacro come Lelio Luttazzi. Vi invito all'ascolto di questa versione: 'Sincerità ' Lelio Luttazzi e Arisa @ Niente di Personale
Ha inoltre vinto il Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini"
Il 20 Febbraio 2009, sotto la Major 'Warner Music', esce 'Sincerità '. L'album rispecchia molto il personaggio di Arisa nel 2009, un pò infantile (nel senso di ingenuo, intendiamoci) e dal linguaggio semplice, forse anche troppo. In alcune tracce il testo è in bilico sulla sottile linea che separa l'immediatezza di un linguaggio da l'inesperienza. La musica è allegra, ma nulla di speciale; è salvata solo da quell'usignolo di Arisa. Top del disco: Scelgo sempre la 'Top del disco' in base sopratutto, al controllo vocale, ed è stata davvero tosta questa volta, ma credo sia "Buona Notte" perchè è la traccia del disco in cui è più matura e controllata. Più matura sia di testo che di musicalità . Flop del disco: "Abbi cura di te" è la musica ad essere un "flop" tra virgolette perchè, se fosse stata scritta nei primi anni 2000 sarebbe andata bene, ma alla voce di Arisa proprio non si adatta. Appena comincia la melodia immagino che cominci a cantare una Victoria Beckam ai tempi delle Spice Girls o una Beyoncè ai tempi delle Destinty's Child, non di certo Rosalba Pippa.
Ma dopo la prima esperienza molto ingenua e infantile (perdonabile intendiamoci, d'altronde nessuno nasce esperto discografico) Arisa affronta un'altra fatica discografica "Malamorenò"(sempre con sodalizio artistico di Giuseppe Anastasi) , portata sul palco dell'Ariston nel 2010 con meno ingenuità ma più stranezza. Come se il personaggio di Arisa stesse pensando 'Ok, mi sono fatta conoscere ma non è esattamente come me l'aspettavo questo mondo. Ma non ho intenzione di cambiare per loro!' e così affronta l'Ariston con questa canzoncina un pò spensierata (molto Sanremese) senza staccarsi troppo dalla scia dell'album precedente; con un titolo e un outfit decisamente insoliti. Cambiano gli occhiali, i capelli e i costumi ma la voce da usignolo resta sempre quella; e ci allieta sempre più. La canzone non si posiziona sul podio, ma l'album ottiene un discreto successo, sempre sotto l'ala protettrice della Warner Music.
Album in cui inizia il cambiamento, 'Malamorenò' presenta una grande collaborazione da parte di Arisa, la quale scrive persino interamente un pezzo: "La gioia di un attimo" che parla dei pensieri di una ragazza che si innamora, con un colpo di fulmine, di un uomo incontrato su un autobus. Come testo è molto interessante "Sai che c'è" che parla dei meccanismi televisivi e come musica, penso che Anastasi spazi molto: si va dallo swing di 'Tornerai' o di 'Oggi' , alle melodie melense classiche de 'L'inventario di un amore' , al Jazz de 'Il condominio'
Top del disco: Sia a livello di controllo vocale che di melodia, che di armonia la migliore è 'L'inventario di un amore' scritta in coppia con Giuseppe 'Onnipresente' Anastasi. Melodia semplice e parole dolci e semplici per descrivere qualcosa che è tutt'altro che semplice. Flop del disco: "Pace"; ok che l'atmosfera deve essere attinente al titolo ma credo abbiano esagerato con la pace. Fa scendere un pò il latte alle ginocchia e la voce di Arisa non è cangiante come nel resto del disco, ma è monotnona e segue solo la linea della melodia senza trasmettere nulla. Avrei aggiunto anche 'Scivola veloce' ma la parte strumentale l'ha salvata all'ultimo.
Successivamente prova ad 'ampliare le sue vedute' e entra a far parte del programma 'Victor Victoria' con un look più pulito e maturo: insomma via gli occhiali, via i vestiti ottocenteschi e via il trucco eccessivo! Affezionatasi alla Tv, non l'abbandona e si cimenta nel ruolo di giudice per la quinta e sesta edizione del talent show X Factor. Instancabile istrionica, Arisa ci prova anche con il cinema nel film di Tognazzi 'Tutta colpa della musica' del 2011 e in 'La peggior settimana della mia vita' di Genovesi, nello stesso anno.
Nel 2012 ci riprova a Sanremo con una delle più belle canzoni che abbiano mai partecipato al Festival, a mio parere, intitolata 'La Notte'. Il singolo, che si posiziona secondo nella kermesse, fa da apripista all'album 'Amami' arrangiato da uno dei miei maestri preferiti, Mauro Pagani. L'album è un muro con il precedente, perchè ci mostra un'Arisa molto più intimista, riflessiva e innamorata dell'amore. Il tocco di Pagani si sente in ogni singola traccia e la voce di Arisa è cristallina. Non trovo altri aggettivi per definirla: precisa in ogni singola nota, calda ed emozionante, trascinante come non mai. Top del disco: veramente difficilissimo scegliere la 'Top' e 'Flop' del disco questa volta. Ma dico 'La Notte' perchè ci ha fatto emozionare tutti quanti. Vedere quella Rosalba cresciuta, matura, come un fiore sbocciato che canta con quell'intensità a me ha fatto commuovere. Voglio mettere in panchina per la 'Top' anche "Nel regno di chissà che c'è" perchè è un pò un ritorno alle origini con una diversa maturità ; e il risultato è davvero buono. Flop del disco: scelgo il 'Flop' del disco con un criterio strettamente 'di pancia' perchè le tracce sono davvero TUTTE ottime. Direi 'Si vola' ma solo perchè la trovo un pò monotona. Un dieci strabordante all'album e ad Arisa!
Essendo nel mood di 'Ampliare le proprie vedute' Arisa ci prova anche con i libri, e scrive il suo primo romanzo "Il Paradiso non è un gran ché (storia di un motivetto orecchiabile)" nel 2010, nel 2013 esce "Tu eri tutto per me" secondo romanzo edito da Mondadori. Nel 2011 avviene il suo esordio come doppiatrice nel film "Un mostro a Parigi" e se la cava così bene, che la richiamano per doppiare anche "Cattivissimo Me 2" (2013) e "Barry, Gloria e i Disco Worm" (2014).
Ma passiamo al presente più recente con la sua quarta partecipazione al 64° Festival di Sanremo con i brani "Controvento" (Anastasi) e "Lentamente (Il primo che passa)"; viene premiato il primo brano con un bel leoncino d'oro. Il brano riscuote un enorme successo, con oltre 15.000 copie vendute, e anticipa l'album con corredato tour omonimo "Se vedo te".
Devo essere onesta l'album non è male, ma non è al livello del precedente. Trovo che il filo conduttore dei brani (melodicamente parlando) sia troppo poco variegato, e la voce di Arisa non sia sfruttata al massimo. Ma riesce comunque a dare forti emozioni, come in "Dimmi se adesso mi vedi" molto intensa. Top del disco: tolta "Controvento" che è completa come canzone, nelle 'Top' del disco metterei "Dimmi se adesso mi vedi", emozionante e piena di carattere. Flop del disco: "Se vedo te" purtroppo la canzone che intitola l'album è dannatamente piatta, sia di voce che di melodia.
Arisa sta comunque dimostrando molto bene di essere cresciuta e sopratutto maturata. Debutterà con il suo "Se vedo Te Tour" il 6 Aprile all' Auditorium Parco della Musica di Roma.
Mi scuso per averci messo tanto a fare una recensione, non ho abbandonato niente. Vi abbraccio.
Alla prossima recensione!
-Ott
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