LIBERATO.
Inizio questa nuova sessione di recensioni con uno dei migliori album dell'ultimo anno (se non degli ultimi 10/15). Un ottimo lavoro di marketing e di costruzione dell'immagine dell'artista.
Liberato: l'eroe senza volto che ci libera dalle catene della musica cantautoriale tipica del bel paese e che riesce ad unire il Nord e il Sud Italia (come nessun politico è riuscito mai), amalgamando il dialetto Partenopeo con le musiche esterofile tipiche dell'oltreoceano, o comunque dei migliori produttori sul mercato mondiale. Un curioso ma geniale mix tra Indie/Neomelodico/Elettronica e tra la lingua Italiana/ Napoletana e Inglese.
Al primo ascolto dell'album, quello che colpisce è l'internazionalità delle basi musicali, anche perché i testi, essendo in dialetto, risultano difficili da comprendere.
Ciò che subito cattura l'interesse del fruitore è che non se ne conosce l'identità o il volto, e in una società costruita sui social network nei quali l'immagine e l'aspetto esteriore la fanno da padrona, è un azzardo non dare la possibilità idolatrare, di rispecchiarsi o di sviscerare un volto.
Liberato è senza volto perché l'Artista si racconta tramite la sua musica, e non tramite il suo aspetto o da uno studio televisivo. Una visione un pò vintage, pur essendo un progetto artistico molto moderno e molto ambizioso.
Una volta tradotti, i testi comunicano esattamente ciò che ci aspettiamo: Napoli e i suoi quartieri malfamati (ma non solo), scorribande, amori non corrisposti, brutti rapporti con le forze dell'ordine (che vanno tanto di moda decantare).
Da orgoglioso Napoletano, Liberato si è auto-assegnato un onomastico, diciamo: il 9 Maggio. Questa è la data simbolo, canzone uscita però il 13 Febbraio 2017. Qui Liberato vede la sua bella passeggiare "'nzieme a 'n'ato" e ciò viene rappresentato nel video della canzone, che fa parte di una storia costruita tramite video musicali diretti e curati da Francesco Lettieri.
La canzone viene pubblicata su YouTube e ottiene subito un successo clamoroso e virale, tanto che solo 3 mesi dopo, proprio il 9 Maggio 2017, viene pubblicato "TU T'E SCURDAT' ''E ME" in cui Liberato sembra quasi accettare il fatto che la sua storia d'amore sia finita. Nel testo troviamo anche moltissime immagini che rimandano alla zona di Napoli e alla storia personale del cantante. Troviamo Mergellina, Procida, Nisida, Furcella, Marechiaro (nel quartiere Posillipo a Napoli), La Rosa (simbolo di un amore spinoso, che ferisce, ma anche protagonista della copertina dell'album): insomma Liberato ci propone un tour di immagini in uno dei luoghi più belli e suggestivi del mondo, la costiera Sorrentina e Amalfitana.
In occasione del giorno di San Gennaro il 19 settembre 2017, esce il video di "GAIOLA PORTAFORTUNA", dai ritmi più caraibici, che narra la realtà multietnica degli immigrati di Castel Volturno. Il 20 Gennaio 2018 invece, esce il video di “ME STAJE APPENNENN' AMÒ”, tramite il quale Liberato e Lettieri raccontano frammenti della comunità LGBT di Napoli. Il 2 maggio 2018 sono stati pubblicati i video di "INTOSTREET" e "JE TE VOGLIO BENE ASSAJE". I due video sono i sequel della storia d'amore narrata in "TU T'E SCURDAT' 'E ME", e presentano rispettivamente il punto di vista di lui, e il punto di vista di lei.
Dopo un anno pieno, Liberato si prende una pausa molto lunga, ma sapevamo tutti che nel SUO giorno si sarebbe fatto risentire. E infatti il 9 Maggio 2019 escono cinque nuovi video musicali (sempre sotto la direzione di Lettieri) che disegna una sorta di cortometraggio in musica stile Nouvelle Vague, molto ambizioso, molto ben strutturato e sopratutto che esprime perfettamente l'amore per un'atmosfera vintage. Il filo conduttore è il titolo "Capri Randez-Vouz", e ha come protagonisti Carmine (che ricorda vagamente un giovane Marcello Mastroianni), un ragazzo di Napoli, e Marie (che ricorda il fascino di Brigitte Bardot), un'attrice francese.
I cinque video, con relative canzoni di accompagnamento (è giusto dire "di accompagnamento" perché questi video sono piccoli film, sono forzieri di arte), sono "GUAGLIÒ" (CAPRI RDV Ep.01), "OI MARÌ" (CAPRI RDV Ep.02), "NUNN'A VOGLIO 'NCUNTRÀ" (CAPRI RDV Ep.03), "TU ME FAJE ASCÌ PAZZ'" (CAPRI RDV Ep.04), "NIENTE" (CAPRI RDV Ep.05) che vengono inclusi nel primo omonimo album di LIBERATO, che comprende le canzoni pubblicate nei precedenti due anni.
Arrivo alla fine di questa prima recensione riprendendo un piccolo gioco che mi è sempre piaciuto fare: il top e flop di questo disco. Qui è più difficile del previsto, ogni canzone ha un aspetto che la rende splendida a suo modo. Ma se devo dire il mio personalissimo TOP DEL DISCO è Oi Marì per una questione prettamente "di pancia". Mentre il FLOP DEL DISCO è senza dubbio la "alternative Version" di Gaiola Portafortuna in cui Liberato cala un pò di qualità e di voce.
Con questo vi saluto, alla prossima recensione!
Vi abbraccio,
Ott
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