Joker di Todd Philips: spaventosamente magistrale

19:18 Una Croma e una Chitarra 0 Comments

Arthur Fleck, attore comico fallito ed ignorato dalla società, vaga per le strade di Gotham City iniziando una lenta e progressiva discesa negli abissi della follia, sino a divenire una delle peggiori menti criminali della storia. Questa la sinossi di "Joker" di Todd Phlips film acclamato da pubblico e critica, che si sta spianando la strada per gli Oscar un festival alla volta.


Sotto suggerimento di una mia amica, ho visto il film in lingua originale e devo dire che è stata un'ottima idea perché traspaiono molto di più le emozioni che Joaquin Phoenix ha voluto trasmetterci tramite il suo Joker e sopratutto l'iconica risata su cui Phoenix e Philips hanno lavorato per molto tempo durante la pre-produzione. Phoenix ha lavorato sull'aspetto sia esteriore che interiore del personaggio, e in una intervista che potete trovare qui , parla di Joker come uno di quei ruoli "che ti cambiano la vita".
Precisamente racconte che: "Ho avuto l'opportunità di mostrare la trasformazione di Arthur in Joker, e il linguaggio del corpo di Arthur è quello di qualcuno che è in difficoltà e si sente insicuro, mentre Joker è completamente a suo agio nella propria pelle. Ho pensato fosse molto importante mostrare questi due aspetti del personaggio."
Riguardo la creazione della risata di cui abbiamo parlato prima invece dice: "All'inizio siamo stati in difficoltà per diverse settimane: cercavamo di trovarla. Ero in questa bolla, seduto nel mio appartamento, leggevo la sceneggiatura, con Todd ci scambiavamo idee, ho tirato fuori dei riferimenti, delle persone che ho studiato, avevo questa idea ma, se devo essere sincero, a un certo punto, dopo un paio di settimane, pensavo non funzionasse. Quindi abbiamo radicalmente cambiato il modo di approcciarla: e questo è terrificante ma molto eccitante. (..) Questo personaggio ha continuato a rivelare aspetti di se stesso durante tutte le riprese, fino alla fine, in cui abbiamo scoperto cose di lui che non ci aspettavamo."


Le emozioni e le sensazioni che mi ha trasmesso questo film sono diverse e contrastanti, ma una è stata costante: la paura. Paura in tutte le sfumature: all'inizio abbiamo apprensione verso Arthur e abbiamo paura per le avversità che gli si possono presentare con la gente cattiva del mondo esterno, si informa lo spettatore da subito che Arthur soffre di una sorta di schizofrenia che lo porta ad avere una risata che racchiude tutte le mille emozioni che il disturbo gli impedisce di esprimere, ma che diverrà poi la caratteristica che lo contraddistingue.
Questo film ha una scena sublime, monumentale, straordinaria che penso rimarrà iconica nella storia del cinema, ed è la danza che Joker fa sulle scale, mentre è inseguito dai poliziotti, di liberazione. Libero di essere finalmente se stesso senza freni di alcun genere: libero di essere Joker.  Questa scena segna secondo me la vera e propria nascita di Joker dalle ceneri di Arthur: bruciato dalle sue paure, le sue incertezze e dalla società.
Concludo consigliandovi caldamente la visione ma essendo preparati ad atmosfere decisamente dark e a tratti splatter.
Vi abbraccio,
Ott

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